mercoledì 27 febbraio 2013

TRE

  
Finché qui non scenderanno anche le stelle 
col loro elmo di guerra,
luccicante come la paura,
spaventoso come la poesia,
noi qui continueremo
a darci la lingua a turno,
come grano che nutre,
che muove nella pancia suono d'oro.
Tu sarai il centro,
ed io e un altro il coro.
La senti l'attesa triste delle mie mani
prima di aprirti come un'ala?
Ti inondo, con quintali di esistenza,
sul ritmo sacro del tuo respiro.
Scorro. Sono. Infine muoio.
Infine torno.
E consacro il giorno.

Luciana Manco

meccanismo neuronale artificioso
groviglio di cosce e lacrime
legagli le estremità al contrario
a infinite dépense e dispersioni di Joule!
Luigi Loquarto

.indietro vedo
di noi la trinità incompiuta
l’instabilità della gamba mancante
lo spessore assente del massiccio divenire
la fatica di una contadina dismessa
.il Bianco che aspettava sulla panchina
incastrata per sempre tra pari e dispari
mentre si inceneriva la coppia sbagliata
.nella stupidità dell’orgoglio mascherato
vestito di spine e già nudo di dolore
questo prima .ora
riconosco valore al primadidormire
ai puntini rossi tra la legna bruciata
al candore indiscusso e più discutibile
della passione di cristo
all'immortalità innocente d'immorale crudeltà
alla purezza nella sintesi
.chiara
questo oggi .davanti
l’oceanico si rigenera di inchiostro pulito
di ciano parabolico e paralizzante
di magenta masticato sotto le suole
di giallo violento vicino all’orizzonte
finalmente siamo
.triDimensionali

Lisa Gelli 

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